Ogni prodotto e ogni macchinario hanno bisogno, prima o poi, di sostituire un componente che smette di funzionare correttamente.

Chi utilizza macchinari industriali tiene particolarmente conto del grado di usura a cui vanno incontro le parti di ricambio. 

Anzi, chi acquista un prodotto elettronico, specialmente per uso lavorativo e non domestico, mostra particolare attenzione verso la possibilità di reperire un pezzo sostitutivo quanto più velocemente possibile.

Le parti di ricambio fanno parte del lavoro quotidiano di operai addetti alla manutenzione, meccanici ed elettrauti. 

Se non è il cliente finale stesso ad occuparsi della manutenzione, le parti di ricambio saranno sicuramente richieste da chi si occupa di riparare i guasti della macchina, con un collegamento diretto tra l’assistenza e la casa produttrice.

L’anello di congiunzione tra chi ripara un macchinario direttamente dal cliente e chi produce i macchinari e le loro parti di ricambio è proprio il catalogo ricambi, che include tutte le informazioni relative ad ogni singolo componente, al modello di riferimento, a tutte le varianti disponibili.

Realizzare un catalogo ricambi non è compito semplice. Si tratta di una vera e propria raccolta di tutti i componenti di un macchinario, composto da lastre, circuiti, collegamenti, e che vanno dai tubi in plastica di ogni dimensione alle piastre elettriche, fino alle viti più piccole dalla forma speciale che si adattano solo ad alcuni modelli.

Dall’altra parte, oltre a dover essere completo, un catalogo di pezzi di ricambio deve dimostrarsi facile da consultare. 

Pensiamo al manutentore elettrico che deve ordinare una scheda madre di un macchinario con una certa urgenza. Attraverso il catalogo, l’operaio manutentore dovrà essere in grado di individuare il pezzo di ricambio quanto più velocemente possibile, attraverso un catalogo che favorisce una ricerca facile e immediata.

 

3 vantaggi di avere un buon catalogo ricambi

Molte aziende dedicano più tempo al manuale d’uso che al catalogo ricambi. Quest’ultimo, peraltro, non è sempre obbligatorio per legge, come il manuale d’istruzione, ma rappresenta un’opportunità di guadagno unica se realizzato in modo da diventare indispensabile per chi si occupa di manutenzione.

Il catalogo ricambi non deve infatti essere visto come un orpello che suggerisce meramente dei pezzi di ricambio, ma come un vero e proprio punto di contatto per il proprio business, per aumentare le vendite e fidelizzare i clienti che hanno già acquistato da quell’azienda.

Disporre di un buon catalogo di ricambi offre almeno tre vantaggi alla casa produttrice:

  1. Permette di risparmiare tempo. 

Il manutentore, che ha già a disposizione il catalogo ricambi, non deve chiedere al suo ufficio di riferimento o alla casa madre quale componente deve ordinare, ma può effettuare direttamente l’ordine dopo aver individuato all’interno del catalogo il pezzo di ricambio adatto al macchinario da riparare.

Questo consente di accelerare i tempi di riparazione della macchina, e il cliente non ha la percezione di perdere tempo a causa di sistemi di comunicazione troppo farraginosi.

  1. Non sovraccarica il servizio clienti.

Se un operaio manutentore non trova il pezzo di ricambio nel catalogo, o non dispone di un catalogo ricambi, sarà costretto a contattare il servizio clienti della casa madre, che coincide spesso con quello riservato ai clienti finali. 

L’assistenza clienti si vede così costretta a identificare a distanza il problema, e a rallentare le procedure per la ricerca del modello di macchina e della variante di prodotto che corrisponde a quel macchinario. 

Un catalogo ricambi efficiente previene questo ulteriore compito da assegnare al customer care.

  1. Si favoriscono i canali ufficiali. 

È chiaro che vendere un pezzo di ricambio direttamente dalla casa madre è un guadagno per la casa madre stessa. 

Ma non è solo il produttore che vende i pezzi di ricambio dei suoi macchinari: è probabile che la stessa scheda madre, la stessa piastra protettiva, lo stesso set di fili di collegamento si trova facilmente da un rivenditore, che fa risparmiare tempo nella ricerca del componente mancante. 

Se la casa madre mette a disposizione un catalogo ricambi completo e facile da consultare, il cliente preferirà sempre acquistare il pezzo originale, con la garanzia del produttore stesso.

Tutti questi vantaggi si traducono in una migliore predisposizione del cliente verso chi produce il macchinario. 

Quando il cliente ravvede una certa facilità nell’ottenere i pezzi di ricambio, e una buona celerità nella risoluzione del guasto, non esiterà a riacquistare prodotti dalla stessa azienda una seconda volta.

Cosa contiene un catalogo ricambi

Entriamo nel vivo di un catalogo ricambi, per vedere esattamente come è strutturato e cosa contiene al suo interno.

Le prime pagine di un catalogo sono solitamente introduttive; contengono una presentazione dell’azienda, delle novità presenti in catalogo, anche qualche informazione finanziaria o commerciale, come espansioni e apertura di nuovi centri e punti vendita nel mondo.

La pagina successiva contiene invece una guida all’uso del catalogo. Sono riportate le suddivisioni per capitoli, dove ogni capitolo corrisponde o a un macchinario della linea, e contiene quindi tutte le parti di ricambio di cui è composto, o a categorie di prodotto, che vengono quindi raggruppate tutti insieme e poi i singoli pezzi sono suddivisi per modello e varianti.

È inoltre possibile che, dopo queste pagine, si trovi un riassunto dei materiali utilizzati per la realizzazione delle componenti di ricambio e le caratteristiche di questi materiali. Le informazioni sui materiali sono estrapolate dalle distinte di produzione, che ogni azienda elabora in fase di progettazione dei prodotti.

Andiamo al cuore del catalogo: le pagine prodotto. Se il catalogo è diviso per categorie di prodotto, ad esempio “blocco porta”, vedremo un elenco di tutti i “blocco porta” con la specificazione, per ogni singolo pezzo, del modello identificativo e del macchinario compatibile.

A queste informazioni si aggiungono dettagli come lunghezza, peso, voltaggio e tutto ciò che può risultare utile all’operatore.

Nei cataloghi suddivisi per modelli di prodotto troviamo invece una serie di disegni, detti tavole esplose. Non sono altro che la raffigurazione grafica dei singoli componenti disassemblati, posti esattamente nello stesso modo in cui si trovano all’interno del macchinario.

Accanto ad ogni singolo pezzo è indicato il codice, da comunicare alla casa produttrice per ordinare esattamente quel componente. 

Questo metodo è molto utile affinché gli operai manutentori possano facilmente rintracciare il pezzo di ricambio corretto, aiutandosi con il supporto grafico offerto dalla tavola esplosa.

Catalogo ricambi cartaceo vs catalogo ricambi online

Il catalogo ricambi cartaceo è stato, e continua ad essere, il punto di riferimento per chi vuole trovare velocemente un pezzo di ricambio.

Attraverso l’uso dell’indice o delle tavole esplose è davvero semplice rintracciare tutte le parti di ricambio, e ordinare direttamente all’azienda attraverso i contatti riportati alla fine dello stesso catalogo.

Il catalogo online, che pure oggi diverse imprese mettono a disposizione dei loro utenti, si rivela utile per restare aggiornati sulle ultime novità, sui cambiamenti di codice (alcuni modelli rimangono gli stessi, pur cambiando denominazione) e per ordinare direttamente online. 

I due tipi di catalogo non devono essere visti come rivali, ma come complementari. La consultazione di uno o dell’altro deve comunque facilitare il compito di chi si occupa di riparare macchinari guasti.