Nei nostri articoli abbiamo spesso parlato dei RES, i requisiti di sicurezza fondamentali individuati da diverse normative per implementare la sicurezza nei macchinari a uso industriale.

In questo approfondimento chiariremo quali sono i requisiti di sicurezza, dove si trovano e come si verificano, nonché in che modo vanno usati all’interno del manuale tecnico per tutelare i lavoratori durante l’uso del macchinario.

Documentazione tecnica: i requisiti essenziali di sicurezza

Tutto ciò che concerne la Direttiva Macchine, la redazione della documentazione tecnica e la gestione del manuale tecnico ruota intorno a un solo principio: quello di garantire la massima sicurezza nell’uso del macchinario, individuando componenti, modalità d’uso e fattori critici.

Per adempiere a questo compito, chi progetta e costruisce un macchinario deve rifarsi a una serie di caratteristiche da soddisfare per far sì che la macchina possa ottenere la certificazione CE ed essere messa in vendita.

L’ottenimento del marchio CE è possibile solo grazie alla verifica preliminare dei requisiti di sicurezza, così come riportati nella documentazione tecnica e, ancor prima, nel fascicolo tecnico

Il fascicolo tecnico del macchinario contiene tutte le informazioni sulla sua progettazione, sulla costruzione e sui test che sono stati effettuati; è il vero cuore del macchinario, che l’azienda deve custodire con attenzione per ogni eventuale verifica futura.

Ed è proprio nel fascicolo tecnico che si ritrova l’elenco completo dei requisiti essenziali di sicurezza, così come presentati nell’allegato I della Direttiva Macchine. All’interno del fascicolo vanno indicati sia i requisiti soddisfatti, sia quelli che non è stato possibile applicare perché non rientrano nella costruzione del macchinario.

R.E.E.S.: l’elenco dei requisiti di sicurezza da soddisfare 

Come prima anticipato, l’elenco completo dei requisiti per la sicurezza e la salute relative alle macchine e alle quasi-macchine si trova nel primo allegato della Direttiva Macchine 2006/42/CE.

L’elenco completo è disponibile nella Gazzetta Ufficiale. A breve, questo elenco verrà aggiornato con il nuovo Regolamento Macchine, che entra in vigore nel 2021 e diventerà definitivamente effettivo entro il 2023.

Vediamo intanto quali sono i punti salienti da verificare per ottenere il marchio CE e mettere in sicurezza la macchina.

Integrazione di sicurezza

Dopo un’introduzione alla spiegazione dei termini “macchina” e “quasi macchina”, l’articolo I della Direttiva Macchine entra subito nel merito di cosa fare per verificare la sicurezza di un macchinario

In particolare, ci si sofferma sulla possibilità o meno di adottare misure di sicurezza per determinati problemi che possono sorgere durante l’uso. Dove è possibile, il guasto o il malfunzionamento va eliminato per prevenzione, ossia rimuovendo il meccanismo che mette in pericolo la macchina e, di conseguenza, il suo utilizzatore.

Quando non è possibile farlo, il produttore deve prevedere l’inserimento di misure di sicurezza all’interno del circuito dello stesso macchinario. Lo può fare attraverso pulsanti di arresto, immobilizzazioni automatiche della macchina, interruzione della corrente elettrica in tutto il macchinario o nelle parti che mettono in pericolo l’utilizzatore.

È sempre responsabilità del fabbricante fare in modo che la macchina possa essere utilizzata in un solo modo, limitando al massimo la possibilità di fare delle modifiche al suo uso, non progettate per il macchinario in azione.

L’operatore deve condurre il macchinario sentendosi sicuro, senza provare stress o paura. Se l’uso del macchinario dovesse generare uno stato emotivo negativo, legato proprio alla sensazione di sicurezza, bisogna rivedere i meccanismi che causano queste incertezze.

Materiali e illuminazione

Le due voci successive riguardano la scelta dei materiali per la costruzione del prodotto e la presenza di luci sufficienti per garantire l’uso in sicurezza. Anche queste caratteristiche rientrano a far parte dei requisiti fondamentali di sicurezza del macchinario, poiché permettono all’operatore di lavorare sulla macchina in tranquillità.

I materiali vanno inoltre indicati nel manuale tecnico, per permettere agli utilizzatori di avere sempre chiara tutta la conformazione della macchina.

Trasporto

L’ultima voce del punto primo dell’allegato I chiarisce quali caratteristiche deve possedere il macchinario per essere spostato e trasportato in sicurezza, qualunque sia la sua dimensione. Ciò include quindi sia macchine che si possono spostare a mano, che macchinari di grande dimensione che richiedono sollevatori o altri mezzi per la movimentazione.

Comandi

Tutte le voci del punto 1.2 dell’allegato I riguardano i sistemi di comando della macchina, e nello specifico includono:

  • comandi di avviamento, inclusi quelli di riavviamento dopo un arresto di sicurezza;
  • dispositivi di arresto, sia arresto normale che arresto di emergenza;
  • selettori modali di funzionamento, che permettono di isolare uno o più comandi, escludendo il comando automatico centrale temporaneamente;
  • segnalazioni e gestione delle avarie dei circuiti di comando e dell’alimentazione di energia;
  • software della macchina.

Rischi Meccanici

La protezione dai rischi meccanici riguarda la rottura fisica dei componenti, la stabilità del macchinario durante l’uso, la messa in sicurezza dalla caduta di oggetti, dalla presenza di spigoli e angoli potenzialmente taglienti, dalle variazioni di velocità degli ingranaggi e dagli elementi mobili. 

Dispositivi di protezione

L’ultimo punto che riguarda i rischi esplicitamente identificati si sofferma sull’uso dei dispositivi di protezione presenti sulla macchina. Si distinguono protezioni fisse e protezioni mobili, nonché sistemi di protezione che limitano l’accesso a parti specifiche del macchinario, indispensabili ma particolarmente pericolose.

Altri rischi 

Nell’ultimo punto dell’allegato I sono elencati tutti i potenziali rischi della macchina che non rientrano nei punti precedenti. Proprio per fornire un quadro completo all’interno del fascicolo tecnico, e di conseguenza nel manuale tecnico, troviamo un elenco esaustivo di rischi che riguardano:

  • energia elettrica e energie diverse da quella elettrica;
  • errori di montaggio;
  • temperature estreme, incendio ed esplosione;
  • rumore, vibrazioni e radiazioni;
  • emissioni di polveri e gas.

Redazione documentazione tecnica: come riportare i requisiti

Nel manuale tecnico distribuito all’utilizzatore del macchinario non va riportato l’elenco completo dei requisiti con il check “soddisfatto-non soddisfatto”, ma vanno sicuramente indicati il funzionamento corretto del macchinario e tutte le precauzioni e le soluzioni da adottare in caso di malfunzionamento.

Per questo affidarsi a un redattore tecnico per la scrittura dei manuali d’uso è più sicuro che far scrivere il manuale da chi non ha questa specifica specializzazione. Il rischio è quello di non interpretare la documentazione tecnica nella maniera corretta e di omettere informazioni importanti per la sicurezza dell’operatore.

Con il nostro metodo di scrittura di manuali d’uso IRIDE vagliamo ogni dettaglio della tua documentazione e controlliamo con più passaggi la corretta disposizione delle informazioni tecniche. Se desideri verificare l’efficacia del tuo manuale, esegui il nostro test online e ottieni consigli utili al suo miglioramento.